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Itinerario del diamante della terra: il Tartufo

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ITINERARIO DEL DIAMANTE DELLA TERRA: IL TARTUFO

Un affascinante percorso che da un paese all’altro propone sagre, mostre, fiere e mercati in un tripudio di celebrazioni di aromi, dai prodotti più poveri come i funghi al diamante più pregiato della terra: il tartufo.

Luoghi da vedere, vivere e gustare lungo tutto l’arco dell’anno, purché non si pretenda il tartufo bianco quando é tempo di nero e viceversa.

In primavera sarà tempo di bianchetto, in estate quando matura lo scorzone, in autunno il trionfo del bianco pregiato, in inverno quando il nero “dolce” ha un profumo suadente.

ITINERARIO DEL DIAMANTE DELLA TERRA: IL TARTUFO

Il percorso parte da Urbino dopo una vista della città e dopo aver fatto un primo assaggio dei prodotti tipici nei ristoranti locali, si parte per una totale immersione lungo le città del tartufo.
A 20 km da Urbino, passando per la Flaminia e la incantevole Gola del Furlo, si incontra Acqualagna nota per la sua plurisecolare tradizione di ricerca, produzione e commercializzazione del tartufo. Qui il tubero é il protagonista indiscusso di tutto l’anno con le sue quattro varietà: Bianco Pregiato, Nero Pregiato, Tartufo Bianchetto e il Nero Estivo. Questo fa sì che nella località ci siano due mercati settimanali e tre prestigiose manifestazioni nell’arco nell’anno: La Fiera Nazionale del Tartufo Bianco, tra ottobre e novembre, La Fiera Nazionale del Nero Pregiato a febbraio e la Fiera Regionale del Tartufo Nero Estivo a fine agosto.

Risalendo il fiume Candigliano, discendendo poi lungo il Cesano e percorrendo la valle che porta al Monte Catria e Nerone ci si inoltra in un territorio di natura selvaggia tra rocche, castelli e vestigia romane. La prima sosta é al Passo del Furlo, gola formatasi dall’attività erosiva del fiume Candigliano, ci si può dedicare a passeggiate tra i monti Pietralta e Paganuccio, dove si può godere di bellissimi panorami. Ma la fama della località é data dalla galleria di epoca etrusco – romana, fatta costruire da Vespasiano nel 76 d.C. all’interno della quale passa ancora la antica Via Flaminia.

Non lontano da Acqualagna alle pendici del Monte Nerone si trova la cittadina di Piobbico, dove si svolge ogni anno ad ottobre la Mostra Mercati del Fungo. La località oltre ad offrire unici i sapori unici della tavola, ha una forte impronta storico artistica, si può infatti visitare il Castello del Brancaleoni, dimora-fortezza, con sale sfarzose e pregevoli stucchi del Brandani.

A Pochi chilometri si trova un altro piccolo borgo che attira l’attenzione dei palati fini: Apecchio. Qui ad ottobre si tiene la Mostra Mercato del Tartufo Bianco Pregiato e dei Prodotti del Bosco, tra le più note in Italia Centrale, ospitato nei sotterranei di Palazzo Ubaldini.
L’itinerario ci porta alla meta, in un luogo in cui il tartufo é il protagonista indiscusso assieme agli scavi archeologici: Sant’Angelo in Vado. Nella cittadina capoluogo della Valle di Metauro si svolge un’importantissima manifestazione dedicata al tubero pregiato: La Mostra Nazionale del Tartufo Bianco, e ne é la capitale “scientifica” del settore. Qui si trova infatti il Centro Sperimentale di Tartuficultura, all’avanguardia a livello scientifico e tecnologico. Ma oltre al tartufo, al città é uno scrigno di tesori artistici e architettonici. Dalla Chiesa di Santa Maria dei servi, in stile romanico con tre navate e le pitture di Raffellin del Cole, Francesco Mancini e Santi di Tito, al palazzo trecentesco Palazzo Grifoni-Nardini, passando per il Duomo alla Chiesa di Filippo, il Teatro Zuccari, Palazzo Mercuri, il Museo dei Vecchi Mestieri, alla Chiesa di San Francesco con le opere dei fratelli Zuccari (nativi di Sant’Angelo in Vado) fino al tesoro archeologico della Domus del Mito. Si posso ammirare pavimenti musivi, ottimamente conservati, esibiscono soggetti vari, che mostrano l’inserimento dell’antica città nella circolazione di cartoni e maestranze specializzate, e la presenza in essa di una committenza colta e raffinata.

In quello che è il vestibolo campeggia “il trionfo di Nettuno”, che impugna il tridente, sul carro trainato da due ippocampi, accompagnato dalla sposa Anfitrite, mentre al di sotto nuotano i delfini; segue, nel probabile tablinium, un busto di Dioniso con la corona di foglie di vite, in un tondo centrale incorniciato da una raggiera di motivi prospettici, ed eleganti figurine femminili agli angoli.

Auto

  • Da Nord: Autostrada Bologna – Taranto, uscita casello Pesaro-Urbino procedendo verso la S.P. 423 per una distanza di circa 40 minuti di viaggio per raggiungere la città.
  • Da Sud-Est (Ancona): autostrada A14 direzione Bologna-Taranto uscita a Fano procedendo poi per la Superstrada E78 e procedere per la E78 fino alla SS3 direzione Roma Urbino; proseguire per la E78-Ss73 bis per Urbino (12 Km).
  • Da Sud-Ovest (Roma): Autostrada A1-E35-E45 fino ad Orte; proseguire per E45-Ss3 bis fino a Umbertide. Continuare per Ss3 direzione Roma-Urbino; proseguire la E78-Ss73 bis per Urbino (12 Km).
  • Da Ovest (Firenze – Arezzo): prendere E-45 dopo l’uscita san Giustino prendere Ss73 bis (Passo di Bocca Trabaria) verso Urbania, proseguire per la Ss 73 bis 16 Km verso direzione Urbino.

Treno

Non esistono collegamenti diretti ferroviari per la città di Urbino. Ci sono treni da Bologna, Ancona che permettono di scendere a Pesaro o a Fano per poter poi agevolmente raggiungere Urbino con l’autobus.

Autobus

Ci sono autobus che patrono da Pesaro e Fano si dalle 6.45 del mattino fino alle 20.05 di sera. Ciascuna partenza avviene a distanza di circa un’ora dall’altra, mentre nei giorni festivi la frequenza diminuisce.

Aereo

Voli per gli aeroporti di Falconara (Ancona), Bologna e Rimini, poi si procede in treno (Pesaro o Fano) o in auto.

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071-2133900
Difficoltà Bassa
Lunghezza 67 km
Durata 1 h e 37 min in automobile
Punto di partenza PARCHEGGIO BORGO MERCATALE – URBINO
Punto di arrivo DOMUS DEL MITO – SANT’ANGELO IN VADO