Romanticismo
MONTEFELTRO TERRA DI INNAMORATI
Il viaggio alla scoperta degli innamorati illustri del Montefeltro si snoda tra Sassocorvaro, passando per Urbino fino a raggiungere il Castello di Gradara. Tre storie dedicate ad amori, santità, tradimento e tragedia. Le reliquie di San Valentino che richiamano ogni anno devoti ed innamorati, il dramma di Paolo e Francesca dove persino Dante la reputa la vicenda amorosa degna di lode, e Leonardo che esalta alle spalle della sua opera più nota al mondo un paesaggio mozzafiato.

MONTEFELTRO TERRA DI INNAMORATI
Il percorso si snoda da Sassocrovaro dove nel 1722 da parte dell’Abate Fabrini, su licenza del Vescovo di Urbania, fu eretto e fondato l’Oratorio della SS Trinit. Tra atti ed documenti emerse un inventario notarile in cui si attesta che la chiesa aveva come dote di reliquie in suo possesso anche cranio ed ossa di S.Valentino Martire.
Nel 1880, la chiesa restaurata, riprese a nuova vita, soprattutto per il culto diffuso da essa e dalla preziosa reliquia del protettore degli innamorati, divenuto in base alla credenza diffusa nel Medioevo, che il 14 febbraio, festa di S.Valentino, gli uccelli inizino ad accoppiarsi.
Culto che ha avuto luogo ininterrottamente nell’oratorio di Sassocorvaro dal 1726 sino ai giorni nostri, dove «In un modo molto semplice e schiettamente cristiano, vanno i fidanzati nell’Oratorio a rendere omaggio al “Corpo del Santo”, partecipano ai riti liturgici della Messa e della speciale Benedizione, dopo di che si recano nella casa parrocchiale per un rinfresco, dove viene offerto loro un dolce a forma di cuore. Così Valentino, che miracolava gli ammalati e in nome di Cristo, secondo la leggenda popolare, dava la dote alle povere fanciulle per sposarsi, continua nel mondo a compiere la sua missione di amore e di pace tra la gioventù».
Il viaggio ci porta ad Urbino tra le stanze della corte, dove si consumavano amori segreti e passione. Dallo studio di due ricercatrici, note come “cacciatrici di paesaggi” Olivia Nesci e Rosetta Borchia, già nel 2007 avevano scoperto nel Montefeltro sette paesaggi riconducibili alle opere pittoriche di Piero della Francesca. Contemporaneamente a queste ricerche, lo storico Roberto Zapperi aveva ritrovato, nel 2009, la vera identità della Gioconda, già dichiarata fin dagli anni ’50 dai più grandi storici di Leonardo. La donna ritratta, come confermano le due ricercatrici, è Pacifica Brandani, dama alla corte di Urbino, amante di Giuliano de’ Medici, morta dando alla luce il figlio avuto da Giuliano. Alle sue spalle, una veduta aerea estesissima sull’antico Ducato di Urbino, vista dalle alture della Valmarecchia, oggi territorio appartenente a Marche, Emilia Romagna e in parte Toscana.
Infine si giunge a Gradara, terra di armi, amori e tragedia. Nata come fortezza militare su una terra di confine a partire dal XII secolo, la Rocca Malatestiana venne trasformata in residenza nobiliare dalle potenti famiglie che si susseguirono nella dominazione del territorio: Malatesta, Sforza e Della Rovere.
Il percorso all’interno del complesso si snoda attraverso una serie di ambienti suggestivi: Cortile d’Onore, Sala delle Torture, Salone di Sigismondo e Isotta, Camerino di Lucrezia Borgia, Camera dei Putti, Sala del Consiglio, Camera di Francesca, Cappella gentilizia, Sala del Corpo di Guardia.
Ma la fama e la fortuna della Rocca sono soprattutto legate alla leggendaria e tragica storia d’amore tra Paolo e Francesca, gli sfortunati amanti cantati da Dante nel V Canto dell’Inferno, che all’interno delle sue mura consumarono la loro passione e trovarono la morte.
Auto
- Da Nord: Autostrada Bologna – Taranto, uscita casello Pesaro-Urbino procedendo verso la S.P. 423 per una distanza di circa 40 minuti di viaggio per raggiungere la città.
- Da Sud-Est (Ancona): autostrada A14 direzione Bologna-Taranto uscita a Fano procedendo poi per la Superstrada E78 e procedere per la E78 fino alla SS3 direzione Roma Urbino; proseguire per la E78-Ss73 bis per Urbino (12 Km).
- Da Sud-Ovest (Roma): Autostrada A1-E35-E45 fino ad Orte; proseguire per E45-Ss3 bis fino a Umbertide. Continuare per Ss3 direzione Roma-Urbino; proseguire la E78-Ss73 bis per Urbino (12 Km).
- Da Ovest (Firenze – Arezzo): prendere E-45 dopo l’uscita san Giustino prendere Ss73 bis (Passo di Bocca Trabaria) verso Urbania, proseguire per la Ss 73 bis 16 Km verso direzione Urbino.
Treno
Non esistono collegamenti diretti ferroviari per la città di Urbino. Ci sono treni da Bologna, Ancona che permettono di scendere a Pesaro o a Fano per poter poi agevolmente raggiungere Urbino con l’autobus.
Autobus
Ci sono autobus che patrono da Pesaro e Fano si dalle 6.45 del mattino fino alle 20.05 di sera. Ciascuna partenza avviene a distanza di circa un’ora dall’altra, mentre nei giorni festivi la frequenza diminuisce.
Aereo
Voli per gli aeroporti di Falconara (Ancona), Bologna e Rimini, poi si procede in treno (Pesaro o Fano) o in auto.
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Difficoltà | Bassa |
Lunghezza | 58 km |
Durata | 1 ora 30 min in automobile |
Punto di partenza | Oratorio SS. Trinità Sassocorvaro |
Punto di arrivo | Rocca di Gradara |