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I sapori del Montefeltro

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Gusto

I SAPORI DEL MONTEFELTRO

Di tutta la regione, l’area che ricade tra i confini del Montefeltro e l’alta Valle del Metauro, nell’entroterra pesarese, è forse il territorio più denso di “giacimenti golosi”. È una terra d’elezione per il più raffinato dei palati, un territorio nobilitato dalla ricca presenza di tartufi, pregiati salumi, formaggi e olio extravergini di oliva, che essi da soli meritano un viaggio gastronomico.

I SAPORI DEL MONTEFELTRO

Il primo prodotto ad essere menzionato è Prosciutto di Carpegna, che ha ottenuto nel 1996 la Denominazione di Origine Protetta (DOP). Il suo aspetto al taglio è di colore rosato. Il gusto è delicato e fragrante, di carne stagionata in salubre aria di montagna, di sole carni scelte, alcun additivo, solo antiche ricette e tempi pazienti.

Scendendo verso sud, lungo la SS687, si incontra Sant’Angelo in Vado prima, dopo 22 chilometri, e Acqualagna poi, dopo altri 27 chilometri. Entrambe vantano un’eccezionale abbondanza di tartufo bianco pregiato e di tartufo nero. E Acqualagna, in particolare, detiene il primato quale capitale del tartufo e maggiore centro di produzione e commercializzazione mondiale.

Da qui una piccola chicca merita una deviazione verso Pergola: è il delizioso vino di visciola, ottenuto da una particolare varietà di amarene selvatiche, il Prunus cerasus, messe a fermentare con vino rosso. Si sposa bene con cioccolato, ciambella e pasticceria secca. La tradizione è molto forte anche a Cantiano.

Sempre non lontano da Acqualagna, tra Urbania e Urbino, un’altra prelibatezza accompagna le tavole marchigiane: la Crescia sfogliata, una sorta di focaccia che si mangia calda con salsiccia, erbe di campo, prosciutto, lonza, o formaggio.

Tra i formaggi qui anzitutto regna la Casciotta d’Urbino DOP che, delicatamente dolce e gustosa, nel XVI secolo aveva già tra i suoi estimatori Michelangelo.

Ma molto diffuse nel territorio sono anche le produzioni di Formaggio di Fossa che, come da usanza del non lontano Sogliano di Rubicone, escono dalle fosse con un colore ambrato e aroma intenso.

E, dulcis infondo, l’oro della tavola: l’Olio extravergine di oliva di Cartoceto, insignito della DOP e tra i più pregiati oli d’oliva al mondo.

Auto

  • Da Nord: Autostrada Bologna – Taranto, uscita casello Pesaro-Urbino procedendo verso la S.P. 423 per una distanza di circa 40 minuti di viaggio per raggiungere la città.
  • Da Sud-Est (Ancona): autostrada A14 direzione Bologna-Taranto uscita a Fano procedendo poi per la Superstrada E78 e procedere per la E78 fino alla SS3 direzione Roma Urbino; proseguire per la E78-Ss73 bis per Urbino (12 Km).
  • Da Sud-Ovest (Roma): Autostrada A1-E35-E45 fino ad Orte; proseguire per E45-Ss3 bis fino a Umbertide. Continuare per Ss3 direzione Roma-Urbino; proseguire la E78-Ss73 bis per Urbino (12 Km).
  • Da Ovest (Firenze – Arezzo): prendere E-45 dopo l’uscita san Giustino prendere Ss73 bis (Passo di Bocca Trabaria) verso Urbania, proseguire per la Ss 73 bis 16 Km verso direzione Urbino.

Treno

Non esistono collegamenti diretti ferroviari per la città di Urbino. Ci sono treni da Bologna, Ancona che permettono di scendere a Pesaro o a Fano per poter poi agevolmente raggiungere Urbino con l’autobus.

Autobus

Ci sono autobus che patrono da Pesaro e Fano si dalle 6.45 del mattino fino alle 20.05 di sera. Ciascuna partenza avviene a distanza di circa un’ora dall’altra, mentre nei giorni festivi la frequenza diminuisce.

Aereo

Voli per gli aeroporti di Falconara (Ancona), Bologna e Rimini, poi si procede in treno (Pesaro o Fano) o in auto.

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Difficoltà Bassa
Lunghezza 167 km
Durata 3 ore  in automobile
Punto di partenza Urbino PU
Punto di arrivo Carpegna PU